giovedì 6 giugno 2013

Assemblea Permanente No Inceneritori risponde al m5s: c’eravamo ieri, ci siamo oggi.

In risposta alle dichiarazioni, contenute nella nota del gruppo consigliare del m5s:” dove eravamo negli anni scorsi?” quando “loro” già manifestavano contro l‘inceneritore.
Chi fa parte dell’Assemblea Permanente No Inceneritori, da anni è partecipe attivamente, a movimenti, associazioni, comitati, raccolte firme, discussioni sul tema dei rifiuti.
Da anni, fermamente contrari ad ogni forma di incenerimento, nonché promotori in diversi modi ed a più riprese, della ripubblicizzazione dei servizi locali, della salvaguardia dei Beni Comuni.
Rispondiamo, quindi, che, in tutti questi anni, siamo stati presenti e partecipi anche a tutte le manifestazioni a cui crediamo si riferisca la nota del gruppo consigliare a 5 stelle , così come ad ogni corteo, presidio e dibattito sull’argomento.
Dell‘Assemblea Permanente No Inceneritori fanno parte i cittadini di questa città, stufi di delegare ad altri, le decisioni da prendere, per la difesa del proprio territorio, della propria salute.
Intendete, davvero, chiamare, “avventori dell’ultima ora”  i cittadini liberi e pensanti di questa assemblea?
Fate pure, ma ricordate bene, che al dissenso non si risponde con l’arroccamento.
Come Assemblea Permanente No Inceneritori abbiamo deciso fosse giunto il momento di avere delle risposte seguite da fatti, abbiamo chiesto, al gruppo consigliare a 5 stelle, di prendere una posizione precisa e chiarificatrice.
Questa amministrazione, se davvero si ritiene diversa e nuova per il governo di Parma, deve scegliere da che parte stare.
Ed attenzione, perché da una parte troviamo gli interessi ed i profitti di aziende private costruite con i soldi pubblici, come Iren,dall’altra la salute dei propri cittadini e il futuro delle prossime generazioni.
- Come si può destinare un paio delle vostre  “stelle alla difesa Beni Comuni (acqua, aria, tutela ambientale), senza essere irrremediabilmente in acuta contraddizione rispetto ad un soggetto come Iren, principale autore delle privatizzazioni dei servizi locali?
- Come può il m5s stringere sedicenti accordi con il PD per il rifacimento del C.D.A. IREN? Non rassomiglia decisamente,  allaspartizione del bottino, in cui tanto si è adoperata la vecchia politca dell‘inciucio, da voi sempre osteggiata?
- Da una parte la giunta a 5 stelle ha predicato  l’affossamento di Iren e dall’altra si prendono volentieri i dividendi dell’azienda per l’anno 2013. Non ricadiamo, nuovamente in contraddizione se Iren è la stessa  azienda che privatizza i Beni Comuni e costruisce l’inceneritore, andando in direzione assolutamente contraria alle grandi promesse, da voi elargite, in campagna elettorale?
- Se la posizione non è di contrasto, ma di comodo, qualcuna delle “stelle” non comincia a sembrare “cadente“?
- Come intendete salvaguardare i Beni Comuni, come pensate di andare verso la ripubblicizzazione dei servizi locali, come farete abloccare l’accensione del forno, avendo una posizione a dir poco, ambigua?
Dopo un anno ritenevamo fondamentale porre queste domande all’amministrazione di questa città.
Candidamente, la risposte ci sono parse non molto dissimili a quella date dal Presidente della Provincia, Vincenzo Bernazzoli,non più di una settimana fa: “scalciare” ogni forma di dissenso democratico, erigere un triste muro davanti alle richieste dei cittadini.
L’Assemblea Permanente No Inceneritori ha scelto, dal basso, di fermare l’accensione del mostro, ponendo, imprescindibilmente, una questione democratica.
Noi abbiamo deciso di bandire l’avverbio ormai dal nostro vocabolario.
 Eravamo nel 2009 al fianco del GCR e alla testa di quello stesso corteo che pacificamente sancì in modo inoppugnabile la volontà dei cittadini di Parma rispetto all’apertura dell’inceneritore di Ugozzolo e che inconsapevolmente segnò la strada che avrebbe portato alla caduta della giunta Vignali ed all’affermazione del M5S poi.
Ci chiedevamo, d’altro canto, dove fosse Folli ed il resto del gruppo consigliare a 5 stelle, quando i cittadini di questa città erano davanti ai cancelli dell’increneritore, pronti a bloccare i camion di rifiuti.
 Ci chiediamo dove sta la legalità quando nega l’espressione democratica di una popolazione.
 Ci chiediamo che senso ha la rappresentanza, quando un gruppo giunto al potere con un preciso mandato, evade ogni promessa ed elude ogni aspettativa.
 Dalle risposte ricevute non ci resta che attestare, con sincera preoccupazione, il forte acutizzarsi della distanza, tra chi governa questa città e chi la vive.
Assemblea Permanente No Inceneritori

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