mercoledì 8 maggio 2013

Provincia: un calcio alla salute e un sacco di democrazia


gi pomeriggio, 7 maggio 2013, in occasione del consiglio provinciale, una delegazione dell’Assemblea Permanente No Inceneritori, si è convocata in piazzale della Pace numero 1 per puntare i riflettori, ancora una volta, sull’imminente accensione dell’inceneritore.
I manifestanti, con un’azione pacifica e simbolica, volevano invitare l’amministrazione provinciale ad un’assunzione pubblica delle proprie responsabilità rispetto all’iter di costruzione e accensione dell’ecomostro, non voluto da gran parte della cittadinanza.
L’azione consisteva nella consegna di finti sacchi dell’immondizia, recanti le scritte “democrazia”, “ambiente”, trasparenza”, “soldi pubblici”, “salute”, “futuro”. Al momento della consegna , il presidente provinciale Vincenzo Bernazzoli, ha reagito in maniera a dir poco esagerata, malmenando uno dei dimostranti e ferendolo ad una gamba.
La risposta che questa amministrazione continua a dare alla cittadinanza non parla certo di salute, diritti e democrazia, ma insiste sulla linea della violenza e dell’imposizione, non solo burocraticamente ma anche fisicamente.
La reazione inaspettata, non ha permesso alla delegazione di porre pubblicamente il problema della mancata trasparenza della provincia rispetto alle modalità di funzionamento ed ai tempi accensione dell’inceneritore. L’amministrazione provinciale si è ben guardata dal rendere pubblico l’esito della prova d’accensione, tenutasi lo scorso 29 aprile. Quello che non è stato detto è che la durata della prova non ha rispettato le 50 ore previste, ma si è arrestata dopo solo 11 ore.
L’episodio di oggi conferma, nuovamente, che democrazia e istituzioni pubbliche viaggiano, oramai, in direzioni diametralmente e irrimediabilmente opposte.

Nessun commento:

Posta un commento